Più libri più liberi 2019: giorno uno “La scorrettezza che vince”

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Partita la kermesse dicembrina della fiera della piccola e media editoria italiana a Roma. La diciottesima edizione, il cui tema prevalente è la comunità europea e l’adesione al pensiero comunitario, ha stilato un fitto piano di incontri che vertono su precisi temi tra cui l’accoglienza, la storia, politica, la formazione di una visione solida comunitaria. Di diverso aspetto, per fortuna dei lettori che vedono questo momento particolare come un modo per sbirciare nelle nuove proposte letterarie contemporanee per l’anno 2019 e sapere quali saranno le nuove tendenze verso cui si orienteranno gli editori per l’anno 2020, sono invece le sale espositive.

Quindi sale conferenze semivuote e corridoi espositivi degli editori pieni di gente e ragazzini delle scuole che come ogni anno, nelle giornate professionali, affollano la fiera spiegando alle giovani menti quale divertimento si possa trovare in un libro. Così se poteste venire con me scoprireste ragazzi addetti agli stand che, circondati da folletti interessati, mostrano libri pieni di immagini e di colori con una pazienza infinita. Questa è forse la più bella immagine della prima giornata. Rimane per me strano continuare a pensare che lo spostare lo spazio ragazzi al piano di sopra, lontanissimo da chi produce i loro libri sia, come sempre, un grande errore, come lo è costringere le persone a correre a destra e manca per raggiungere le sale sparpagliate delle presentazioni. Ma, visto il programma di questi primi giorni di fiera, in un certo senso è meglio non vedere!

Libri che dovresti conoscere.

Tra i libri presi, per oggi te ne segnalo due.

La guida del Tamarro, Massimiliano Frezzato per Lavieri Edizioni

Quanto di più politicamente scorretto, brutto e pessimo hai pensato ma non hai mai osato dire, se non sotto forma di battuta con gli amici, è lì. Prende forma attraverso i disegni, sempre bellissimi di Frezzato, e testi ridotti all’osso. Tocca buona parte, se non tutti, gli argomenti con cui, il nostro nascostissimo lato tamarro può venire a contatto giornalmente giusto per non farti sentire da solo nell’avere quel fugace pensiero. Non sei solo ad averlo pensato fra te e te almeno una volta… sappilo!

Una delle tavole divertentissime de La guida del Tamarro,

Un lavoro imprescindibile che, per rimanere nella scorrettezza politica più completa viene portato ad una fiera dell’editoria ed è specificatamente diretto ai non lettori, perché come dice l’autore in quarta di copertina “a te non piace leggere a me non piace scrivere”. Libro davvero spettacolare, tavole bellissime al modico prezzo di 13, 50€

Il secondo è invece un testo più classico e si chiama: La solitudine di un riporto, scritto da Daniele Zito per Hacca edizioni. Libro che dovresti avere se come me ami la buona letteratura: quella che non necessariamente si fustiga di dolori e dannazione. C’è davvero la solitudine dalle prime pagine, ieri camminavo per la fiera leggendo, mentre le mie amiche mi prendevano in giro sentenziando “ce la siamo giocata!”. È la storia di un libraio che odia il mondo – da amarlo solo per questo, lui e il suo riporto!-, che non legge più da anni, che odia gli avventori della sua libreria e odia anche i libri e in particolare alcuni tra cui spicca Anna Karenina.

“Non c’era niente, infatti, che rendeva la pulizia del culo un’esperienza tanto sopraffina quanto le pagine di Anna Karenina.

Dalla quarta di copertina di La solitudine di un riporto, Daniele Zito

Un altro libro scorretto per una fiera seria e impettita? Sì! Felicemente scorretto, divertente, nel vedere come il libraio immagina la morte dei suoi clienti, più cercano di presentarsi come intellettuali e più le loro uccisioni sono mirabolanti. Scorrevole come lo Zito di Catania non guarda il mare può essere, divertente nello svelare i pensieri reconditi e i giochetti bislacchi che un libraio gioca ai suoi lettori e, al punto in cui sono arrivata, una bomba. Libro con l’elegante configurazione di tutti i libri Hacca Edizioni a 15,00€ tonde tonde.

Daniele Zito, La solitudine di un riporto, Hacca Edizioni

Quello che non vi racconto è una presentazione, pessima, da cui siamo letteralmente scappate. Autorefernziale e anche malamente, sono quelle presentazioni che fai per parenti e amici solo per farti dire da qualcuno che non conoscono che sei bravo, dannatamente bravo e anche di più: peccato che poi sia partito un “L’autore “X”, che ha insegnato agli inglesi a leggere la storia” ed è stato davvero troppo, ma l’autore in questione era molto soddisfatto. Diciamo solo che fino a venerdì pomeriggio, come presentazioni, c’è molto poco da vedere. Meglio, così potremo dedicarci agli editori che sono in mostra. E vediamo se sono abbastanza brava a raccontarvi giornalmente ciò che succede!

Buone letture,
Simona Scravaglieri

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