Foresta di fiori, Ken Saro-Wiwa – Racconti da leggere

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Non è molto semplice spiegare questo libro perché in effetti il suo contenuto non è organico.
Chiariamoci, nonostante la scelta infelicissima del formato cartaceo (sembra un menu’ scomodissimo da portarsi in giro!), non e’ brutto, anzi, e’ affascinante da leggere ma non e’ in alcun modo riconducibile a Sozaboy. Il Ken Saro-Wiwa di Sozaboy disincantato e disilluso, lascia il passo ad un attento osservatore della realtà che con un tagliente linguaggio declina la quotidianità nigeriana che vive e che respira attorno a lui. Se dovessi fare il paragone con una immagine, potrei dirvi di pensare di essere al centro di uno spazio dove di fronte a voi in senso antiorario si proiettano varie immagini e suoni. E’ una specie di galleria d’arte multimediale dove suoni immagini e parole si fondono.

Il linguaggio, come nella migliore tradizione di questo autore è talmente chiaro da far pensare che la *parola più semplice* è la migliore per poter descrivere con cosi’ netta lucidità anche il concetto più greve. Si parla di tradizioni deviate, di fame, della enorme discrepanza di una nazione che si vede investita da un forte investimento di capitali ma che non non entreranno mai nelle proprie casse, di amore e di ignoranza culturale, manageriale e culturale. Quello che viene restituito al lettore e’ un panorama disarmante ma raccontato sotto forma di storie, come nella migliore tradizione africana, e con descrizioni che non lasciano nulla all’interpretazione.

Non serve conoscere a fondo la storia degli ultimi anni in Nigeria, il petrolio, la droga, le tradizioni e i riti voodoo per comprenderlo. Perché è direttamente Ken che ve lo spiega, accompagnandovi qua e la in giro per il suo paese e per le città descrivendovi colori, odori, amori e dolori, rabbia e sentimenti di rivalsa… senza che vi muoviate dalla poltrona dove siete seduti a leggere. E’ un libro tosto e coraggioso e, in fondo, potrei dire che aveva ragione chi, a suo tempo, me lo consigliò sul blog di mio fratello quando pubblicai la recensione di Sozaboy che mi disse che questo era ancora meglio.

Il racconto che più mi rimarrà impresso, credo per il resto della vita, è quello dedicato al maggiordomo nigeriano che confronta la vita della sua famiglia con quella del cane dei suoi datori di lavoro. Disarmante.
E’ un libro per riflettere e difficilmente la prospettiva da cui guardiamo la vita rimarrà la medesima dopo averlo letto.

Buone letture,
Simona Scravaglieri

Foresta di fiori
Ken Saro-Wiwa
Socrates Editore, ed 2004
Prezzo 10,00

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