[Dal libro che sto leggendo] Un genio nello scantinato

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Questo è un appunto ad una lettura non convenzionale e non è la prima biografia del genere che leggo a marchio di questo editore ( se siete curiosi l’altro era Vite immaginarie -potevo perdermene un’altra? giammai! Ma smontiamo il mito, il libro l’ho scelto per il titolo e la copertina!-). e se vi state domandando che significano le immagini postate, sono quelle che troverete nel libro. In particolare quella sopra fa parte di una serie di spiegazioni sullo studio delle simmetrie (semplificata per i non addetti ai lavori mentre sotto trovate la semplificazione di ciò che si racconta nel pezzo che vi ho postato come assaggio di questo libro.

Prima di tutto di è Simon? Simon Philips Norton è un matematico, ancora vivente stando a Wikipedia che studia la teoria dei gruppi. Masters è il biografo e abita sopra lo scantinato occupato da una marea di carte e dal soggetto della sua biografia. E’ una biografia non convenzionale come chi viene tratteggiato in queste pagine.
Simon non ha la macchina e odia l’oggetto di per sé. Prende solo i mezzi pubblici, campa a scatole di sardine e di sgombro e riso. Cammina sempre come se fosse già arrivato dove sta andando e stia affrontando il viaggio di ritorno e allo stesso modo chiacchiera con il suo biografo e con chi gli capita a tiro. Ama Beethoven e non ama l’arte se non quella contemporanea (ma nemmeno tutta!).
Però non è il solito genio svanito, viaggia solo a velocità superiore alla nostra con il pensiero che per chi è normale va interpretato cercando di individuare quanto avanti è andato rispetto al nostro presente.

Ma la lettrice sconclusionata si è data alla matematica? Lo so che state pensando questo! No, non mi sono data al mondo di numeri, anche se per lavoro ci vivo ogni giorno! Strano ma vero è un libro scorrevolissimo e godibilissimo. E’ piacevole perchè è pieno di mugugni e di rimbrotti di Norton verso il suo biografo e a tratti, vi assicuro, vi ritroverete a ridere. In più, e non è poco, è facile seguire anche le spiegazioni sul campo di ricerca di questo studioso fuori dal comune.

Consigliatissimo per fare un’esperienza fuori dal comune,
buone letture,
Simona Scravaglieri


(Simona Scravaglieri)

Simon aveva un anno ed era sulla moquette in salotto che giocava con i mattoncini e rischiava di finire sotto i tacchi a spillo della madre.
Era stranamente pensieroso. Alla sua età i fratelli afferravano i mattoncini e li pestavano sul tavolino di vetro, oppure cercavano di infilarli nelle prese elettriche.
Simon scelse un mattoncino rosa dal mucchietto accanto a sé e lo strofinò sulla moquette. Con grande cura, accanto a quello rosa mise uno azzurro. Si allungò tutto – e la madre, che stava apparecchiando la tavola, fu costretta a schivarlo – per prendere altri due mattoncini rosa e li fece scivolare contro quello azzurro. Poi scelse un altro mattoncino azzurro.
Trascinandosi sul sedere, Simon attraversò la stanza, scovò altri quattro mattoncini rosa, e li riportò fino al punto di partenza per aggiungerli alla sua composizione.
Sua madre, intenta a piegare i tovaglioli a mo’ di mitra vescovile, si fermò sbalordita: si era accorta di che cosa stava facendo suo figlio.


Questo pezzo e le immani sono tratti da:

Un genio nello scantinato
Alexander Masters
Adelphi Editore, ed. 2013
Collana “Fabula”
Prezzo 22,00€

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